Arte, moda e teatro alla sfilata Louis Vuitton Cruise 2026

Pubblicato il 27.05.2025 • 4 MINUTI
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A poche settimane dall’inizio del famoso Festival d’Avignone, Louis Vuitton ha conquistato il centro della scena nello storico cortile d'onore del Palazzo dei Papi per presentare l’ultima collezione Cruise di Nicolas Ghesquière.

Celebre sede della manifestazione teatrale, quest’ambientazione storica è stata un invito ad esplorare l’aspetto performativo dell’abbigliamento, il suo valore artistico intrinseco e il suo potere emotivo. 

Le sagome hanno sfilato in un’affascinante atmosfera chiaroscurale tra file di sedili lussuosi, fungendo al tempo stesso da giocatrici e spettatrici. Cornice gotica dal fascino unico, l’edificio del XIV secolo ha consentito di mettere in scena la moda al centro di un viaggio nel tempo, fondendo elementi medievali con ispirazioni tecnologiche futuriste. Forme geometriche colorate ospitano motivi araldici, abiti scultorei a mantello sono ornati da maxi motivi a quadri Damier e fiamme. Gli abiti diventano armature contemporanee e le tuniche corte rivelano ricami opulenti. Fili scintillanti richiamano gli intarsi a specchio degli stivaletti, fungendo da audaci accessori. Grazie agli effetti metallici misto oro e argento che la caratterizzano, la collezione è progettata per catturare sia la luce naturale che il bagliore dei riflettori. 

Ogni dettaglio sublima il fascino di un nuovo personaggio. Un paio di stivali con borchie richiama l'immaginario dei moschettieri ma anche lo spirito degli idoli del glam rock. Le eroine di Louis Vuitton giocano con i loro abiti per trasformarsi: a volte romantiche in abiti lunghi con ruche che avvolgono con grazia i loro corpi, altre audaci e conquistatrici in gonne a corolla con cut-out ondulati. Lussuosi e confortevoli, i capi in maglia intrecciata fanno da contrasto alle pelli e ai motivi ispirati agli affreschi. Tra le borse spiccano la nuova LV Biker, le versioni dipinte a mano dell’Alma e le ceste artigianali in legno create in collaborazione con l’artista francese Thomas Roger, ognuna delle quali enfatizza la silhouette di chi la indossa. Nelle mani di queste audaci muse, diventano il tocco finale di outfit che dissolvono i confini tra finzione e realtà. 

Illustrazione 1

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